Grazie Jeff
May 12, 2022di Silvana De Mari
Grazie, Jeff.
Ringraziamo commossi il fondatore e proprietario di Amazon, Jeff Bezos. In un mondo immerso nell’ipocrisia, chi ha il coraggio aspro della verità è un benemerito. Bezos ha avuto il meraviglioso coraggio di intraprendere, a puro scopo turistico, un viaggio spaziale. Per poter distruggere la libertà dei popoli occorre una buona motivazione. Quale motivazione migliore del rischio di perdere il mondo? Veri scienziati hanno già condannato la teoria del riscaldamento globale antropocentrico come non dimostrata e non dimostrabile. Eppure questa teoria è un dogma. Chi si azzarda a metterla in dubbio viene bollato come negazionista, termine altamente squalificante, oppure come un anatroccolo viziato che annienterà il mondo perché si ostina usare la sua 500 diesel. In una cittadina chiamata Glasgow, i più grandi paladini della spietata guerra all’anidride carbonica, si sono riuniti dopo aver raggiunto il posto con i loro aerei privati e hanno stabilito che la mia 500 diesel è il nemico numero uno dell’umanità.
Qualcuno dovrebbe spiegare agli arcigni signori che con l’anidride carbonica campano le piante. La fotosintesi clorofilliana e le reazioni chimiche della nostra respirazione, chiamata in termini biochimici ciclo di Krebs, sono perfettamente simmetriche. Se produciamo più anidride carbonica le piante vivono meglio, e in tutti i casi per fare un viaggio spaziale si produce più anidride carbonica che con una 500 diesel. Con il suo viaggio quindi Jeff ci ha dimostrato che anche le élite sanno benissimo che il riscaldamento globale è una teoria scientificamente impalpabile che ha il solo scopo di essere politicamente pesantissima, la scusa grazie alla quale il diritto al lavoro, il diritto a scaldarsi e a spostarsi saranno annientati.
Quando una dipendente resta incinta, o quando resta incinta la moglie di un dipendente, Amazon ha deciso di intervenire. Ha fatto un bonus bebè? Ha deciso di regalare passeggino, culla, tutina, scarpine?
Ha deciso di rimborsare tutte le spese per l’aborto. Un bimbo che sta per nascere è un dono straordinario a tutta l’umanità. È quello che più di tutto dobbiamo proteggere. Noi donne abbiamo avuto l’enorme peso della maternità, ed è un peso, ma è anche un incredibile privilegio, un privilegio straordinario che non è paragonabile a nessun altro. Noi creiamo il corpo e la psiche di un essere umano.
Come ha dimostrato Gotti Tedeschi, i numeri sono anche nell’ultimo saggio Così non parlò Zaratustra, dove crolla la natalità crolla il prodotto interno lordo. Come dimostrano le statistiche sulla situazione psichiatrica di una nazione, come crolla la natalità, la depressione si moltiplica.
Come dimostrano le statistiche sulla situazione epidemiologica di una nazione, come aumenta l’età media, le epidemie influenzali si risolvono più lentamente. Ogni bambino non nato è un danno a tutta l’umanità, è un danno a tutti noi traversatori di parchi pubblici dove si vedono solo cani, è un danno a tutti noi che non sentiamo più voci e risate nei cortili.
Siamo una cultura di morte, scivoliamo ogni giorno nel terrore, senza capire che da sempre i bambini sono quello che danno gioia e ragione d’essere a una popolazione, con i loro sistemi immunitari forti sono quelli che selezionano i virus meno aggressivi e risolvono le epidemie da virus RNA.
Veramente pensavamo che il peso di milioni e milioni di piccole vite distrutte ci sarebbe scivolato sopra come l’acqua su un sasso? In questi giorni la Corte Suprema degli Stati Uniti sta mettendo a fuoco la tragicità dell’aborto, una tragicità che da sempre siamo in grado di intuire e che oggi siamo finalmente in grado di comprendere completamente, in quanto la scienza ci ha permesso di esplorare la incredibile ricchezza della vita intrauterina del bimbo e la complessità delle interazioni con il corpo e la mente della madre.
E Amazon si schiera. Ogni piccola vita è un futuro produttore di anidride carbonica: meglio sfoltire. Bezos ha dichiarato che vedere la terra dallo spazio lo ha cambiato e ha cambiato il suo rapporto con il pianeta e con umanità. Deve averci scambiato per formiche, o per scarafaggi, oppure, come scolpito sulla pietra in Georgia in un bizzarro monumento chiamato Georgia Guideston, come il cancro del pianeta.
Ha deciso di salvare il pianeta da noi. Il Georgia Guideston è un monumento in granito posato su una collina, una cafonata incredibile che sovrasta tutto il territorio sconciando il panorama. Contiene le linee guida per l’umanità: siamo il cancro del pianeta, non dovremmo mai superare il mezzo miliardo. Queste le teorie deliranti dei neo malthusiani. Le élite ritengono che ognuno di noi sia un inutile produttore di anidride carbonica e un inutile consumatore di cibo.
Il capitalismo era abbastanza intelligente da capire che gli esseri umani consumano e producono, e sono ricchezza. Il post capitalismo è talmente scemo che sta serenamente tagliando il ramo su cui è seduto. Noi siamo esseri umani, fatti a immagine e somiglianza di Dio che per noi ha fatto il ciclo di Krebs che produce anidride carbonica e la fotosintesi clorofilliana che la ricicla. Il momento è venuto di schierarci anche noi.
Ogni cosa che compriamo su Amazon è un soldino in più per finanziare un piccolo corpo smembrato, per finanziare una decisione avventata che una donna prende in un momento in cui, anche per motivi ormonali, è depressa e priva del suo coraggio. Da decenni c’è un enorme istigazione all’aborto, ma nessuno era arrivato questo. Ogni cosa che vendiamo su Amazon è un soldino in più per un piccolo corpo smembrato, per aiutare una donna a una scelta orrenda.
Chiedo a tutti gli scrittori ed editori che ancora hanno chiara in mente la sacralità della vita di abbandonare immediatamente Amazon.
Amazon ci educa. Da un anno rifiuta di continuare a vendere il mio libro “Non facciamoci imbavagliare “ che riporta oltretutto documenti pubblici, le denunce contro di me del movimento LGBT e le mie memorie difensive. Amazon ci scheda. Tutto quello che abbiamo comprato e letto è conservato per sempre. Cominciamo noi ad educare Amazon.
Se vi serve un libro cerchiamolo in libreria. Impiegherà qualche giorno in più ad arrivare, ma la libreria paga le tasse al nostro stato e al nostro comune, Amazon no. Cerchiamo oggetti nei negozi, impiegheranno tempo ad arrivare se sono insoliti e pagheremo di più, ma abbiamo salvato un contribuente e un fratello. Cerchiamo libri e oggetti nei negozi oppure su altre piattaforme, che non hanno la velocità di Amazon, non sono altrettanto performanti, ma lo diventeranno se le sosteniamo. In un mondo immerso nell’ipocrisia, Amazon ha detto la verità alle donne, che il potere del élite mondiali considera loro e i loro figli spazzatura. Consiglia un’educata estinzione. Non paga stipendi sufficienti a mettere su famiglia ma garantisce soldi per l’aborto.
Mettiamo sul computer la fotografia di un neonato. Vale la pena di battersi.
Non compriamo più nulla su Amazon e soprattutto se potete, se avete l’età giusta, fate un dispetto terrificante a questi signori del mondo: mettete al mondo dei bambini. Porteranno le scarpine fatte con la lana, prima poi impareranno a sorridere e dire mamma e papà. Ognuno di loro vale infinitamente di più di qualsiasi altra cosa.
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