La Dittatura Pandemica, Violenza, Ricatto. Perdonare Forse, Dimenticare Mai.
Oct 06, 2022di Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, nei giorni scorsi mi sono imbattuto su un social in uno scambio di frasi, ricordi ed emozioni di persone che non conosco. Mi ha colpito, e ve lo propongo. E poi – seguendo come faccio con assiduità – le notizie, di ricerche, dati ufficiali e così via relativi a quello che abbiamo vissuto, e soprattutto al siero genico, e all’uso strumentale che è stato fatto di una malattia dalla mortalità inferiore all’influenza stagionale; ricordandomi il male che ci è stato fatto: impossibilità di lavorare, di fare quello che uno amava, per alcuni perdita di lavoro – ancora adesso ci sono sanitari che stanno pagando – violenza contro i diritti fondamentali dell’essere umano, malattie, morti, ricatto; bene mi sono chiesto se io sia in grado di perdonare. Non i poveri esseri rincitrulliti da una propaganda del terrore che ancora li spinge – ne incontro ogni giorno …- a girare per strada, da soli, con la maschera (ma non è contro la legge, girare mascherati? Ormai dovrebbe esserlo di nuovo…), ma chi ha tirato le fila del teatrino a diversi livelli. Una domanda difficile, per chi cerca di essere cristiano. Buona lettura
Oggi ho passato l’intera giornata con una delle due mie migliori amiche.
Era da tanto tempo che non accadeva.
Mentre facevamo colazione insieme, sono iniziati i discorsi seri, entrambe non sierate, entrambe con idee simili.
Lei ad un certo punto ha affermato che non dimenticherà mai tante cose e ha ricordato dei fatti…ed io di rimando mi sono messa a dirle che ho un’immagine che ricordo con più dolore, indelebile, come fosse un trauma (forse lo è): il camminare a piedi per andare a lavoro (io abito in una zona abbastanza isolata)e vedermi passare accanto, nella prima mezz’ora di quell’ora di camminata, i bus pieni di gente e sapere che a quella gente non gliene fregava niente di me come essere umano, anzi molti erano pure contenti e soddisfatti e io lì a soffrire al freddo, con i dolori e la fatica che mi porto addosso da una malattia invisibile debilitante, nella solitudine, per la cattiveria di esseri umani come me.
Raccontando questa cosa sono scoppiata a piangere, lì, nel bar, come una bambina.
Oggi ho capito ancora meglio (perché in parte lo sapevo già) quanto dolore ho accumulato in questo tempo di follia (e molti amici veri sanno che sto raccontando solo un granellino di quello che abbiamo e ho subito), quanta rabbia da questo dolore profondo si è scatenata, quanto danno lo stress, le umiliazioni e i dispiaceri hanno provocato.
Diceva bene una mia amica: “la rabbia è la coperta del dolore”.
Già…oggi posso dirlo con una certezza totale.
Don Luigi Maria Epicoco ha detto una cosa simile il giorno del Monastero Wifi..non per niente tutta la sua catechesi l’ho ascoltata piangendo.
Dio sa, lo dico sempre.
Dio solo conosce il cuore di ciascuno di noi e Lui sa la portata di ogni dolore.
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Leggendoti, mi rivedo. Il tempo che ci hanno tolto, non torna, ma nonostante quello che abbiamo subito, possiamo essere orgogliose per non esserci piegate. Poi, solo Dio capisce fino in fondo quello che portiamo nel cuore. Buona benedetta notte, tesoro bello
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Siete stati degli eroi. Sconosciuti ai più ma avete tenuto testa ad un mostro collettivo tra i più vigliacchi della storia perché ammantato di buonismo.
Spero che questo pianto abbia fatto uscire un po’ del dolore accumulato e spero che quello che resta dentro non irrancidisca in odio perché farebbe ancora più male. Non credo che la maggioranza possa mai capire, comunque. Anche tra quelli che ascoltano gli stessi bravi sacerdoti.
Un abbraccione forte.
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Personalmente, non odio nessuna persona, anche quelle che mi hanno insultata o dato dell’ignorante. Mi scosto sempre dal veleno, non è da me pagate con la stessa moneta. Ma chi dall’ alto ha provocato e voluto questo scempio, purtroppo sì, li odio, Speranza in primis assieme a Figliuolo e Draghi. Maledetti. Lo so che non è. Cristiano, ma sarei bugiarda se affermassi il contrario.
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È stato la più grande discriminazione del nostro tempo,chi l’ha vissuto per un modo chi per altro,io l’ho vissuta sulle lacrime ed il dolore di mia figlia mai li perdonerò non sarà da brava cristiana ma è stato troppo forte anche sapendo di tutti voi , speriamo che queste lacrime siano per un rinnovare ogni cosa
Come ti capisco. Tutte le persone che consideravo amiche sono sierate e non capiscono minimamente quello che molti hanno dovuto passare. Questi due anni mi hanno cambiata profondamente, mi sono sentita tanto sola e ho avuto tanta paura, ma quelle persone non possono più far parte della mia vita. Per fortuna mio marito e i miei figli la pensano come me.
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Hai ragione rabbia e dolore accumulato ora capisco che logorano il fisico e la mente.
Io ricordo le discussioni e poi il timore di andare in un bar, senza il greecass specie una sera, mi sentivo in una morsa.
Grazie al Cielo la mia mente ha dimenticato e accantonato alcuni vissuti e la grazia di Dio ha operato il resto.
La Sua Misericordia guarisca le ferite e ci apra nuove strade
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La vera prova per chi ha resistito e combattuto è secondo me trasformare la rabbia e il dolore in amore, per non uscirne peggiorati. Io credo stia peggio per esempio chi si è vaccinato perché si è sentito costretto e non vedeva via d’uscita, a chi si è sentito biposto (n.d.r.?) nel corpo…
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Ti capisco molto bene …e ti ringrazio perché per una volta una persona onesta che vive ciò che in parte vivo io, mi ha fatto sentire normale…non sola…. Anche io sono tanto arrabbiata, ma l’unica cosa che in molti sanno dirmi è: “meno male che vai in chiesa” …. Annalisa è solo dolore che non riesco a metabolizzare. Anche io ho perso tanto…forse tutto da qui a tre anni fa non ritrovo nulla. Prego per te
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IO NON DIMENTICO
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