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Lingua originale

berlicche il cielo visto dal basso May 16, 2024

Cari amici della Brigata vi proponiamo questo articolo pubblicato da Berlicche, buona lettura!

Sono capitato su questa clip, poco fa:

E’ parte della colonna sonora dell’ultimo aggiornamento di un gioco online che si chiama Genshin Impact. Come si può forse capire dai cantanti e dall’orchestra, la casa produttrice è cinese, ma ha giocatori in tutto il mondo. Diverse decine di milioni di giocatori, in effetti.
Occorre dire che li merita. Contenuti originali, grafica che è una festa per gli occhi, altissimo livello tecnico, è un “gacha game”: gratuito, però puoi spendere soldi reali per ottenere avanzamenti più rapidi e oggetti virtuali preziosi.

Ma non è del gioco in sé che voglio parlare, quanto del video di cui sopra. I bambini e la profondissima contralto cantano in latino. Latino alquanto maccheronico o mandarino che dir si voglia, chiaro, ma colpisce il fatto che per dare un alone di mistero, di solennità, di contenuto “alto”, si ricorra a questa lingua morta.
Non è certo il solo esempio. Tutto dove si vuole esprimere sacralità è questo il linguaggio usato. Inni gregoriani, polifonici o componimenti barocchi, fate caso alle musiche di sottofondo in televisione e al cinema. Quando c’è una cattedrale o un convento, nelle epiche fantasy o storiche, con cori di voci bianche o più estesi alla carmina burana, questo è ciò che potete udire. Quasi meglio se non si comprende il testo: la città vista in lontananza è più bella di quando vi ci si reca, la donna vista solo di spalle delude quando si ella si volta.

Che io sappia c’è una sola realtà che si ostina a non usare il latino e anzi cerca di dismetterne l’uso per quanto può; la stessa realtà che l’ha usato e mantenuto per venti secoli e grazie alla quale ancora oggi siamo in grado di capirlo, almeno alcuni di noi. Sì, la Chiesa.
Non ho ancora compreso fino in fondo questo cupio dissolvi, questo desiderio di banalizzare ciò che per natura è sacro e santo, ovvero inviolabile e separato dal mondo. Forse si vuole rendere più vicino Dio; ma non cercando noi di innalzarci verso il Creatore, quanto abbassando Lui. D’accordo, d’accordo, si è fatto uomo; ma è rimasto Dio. Separare, qualsiasi parte si scelga, è sbagliato.

Le preghiere in latino hanno un altro suono, mi dispiace, rispetto alla loro versione in volgare. Saranno i secoli di affinamento, o il fatto che è la lingua nelle quali sono state composte; ma una Salve Regina, un Regina Coeli o anche solo un Requiem Aeternam sono incomparabilmente più belli e musicali rispetto alla traduzione. Ogni testo in versione originale è migliore. Non si traducono le canzoni dei Beatles.
No, non dico che si dovrebbe lasciare la lingua corrente per tornare all’antico. Ma, come il padrone di casa che tira fuori dal suo tesoro cose vecchie e cose nuove, non buttare via ciò che di buono ci ha lasciato il passato.
Che poi se lo pigliano i cinesi.

FONTE : Berlicche il Cielo visto dal basso

 

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