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TRUTH

No all’eutanasia infantile, nasce la fondazione Tafida

il timone raffaella frullone May 15, 2025

di Raffaella Frullone

“Difendiamo i bambini, diamo forza a i genitori”. Così è stata presentata il 13 maggio a Roma la Tafida Raqeeb Foundation, realtà nata innanzitutto dalle tenacia di di due genitori che non hanno accettato che la legge britannica sopprimesse la loro bambina. Solo perché gravemente malata.

La sua vicenda è nota: nel febbraio del  2019 Tafida venne colpita da una terribile lesione celebrale e di fronte all’irreversibilità della sua condizione, medici e giudici stabilirono che era nel suo miglior interesse staccare i supporti vitali e sopprimerla. Un destino segnato che si è però scontrato con la determinazione dei suoi genitori, con il supporto di un piccolo grande popolo pro vita, che le ha aperto la strada verso il nostro Paese, dove Tafida è stata accolta, in particolare il Gaslini di Genova, i cui medici avevano evidentemente ben chiaro che inguaribile non è mai sintomo di incurabile e che il dolore non si combatte sopprimendo il malato.

Ora la fondazione a lei intitolata, nata in Inghilterra qualche anno fa, fa qualcosa in più: si offre per dare supporto ai diritti dei genitori in situazioni simili  – che nel cosiddetto “Occidente dei valori”, dove vale solo chi produce, saranno purtroppo sempre più frequenti – sostenere le famiglie nella richiesta ad altri pareri e terapie alternative e nel loro diritto ad essere trasferiti in altri ospedali disponibili, investire in servizi di riabilitazione neuropediatrica, incoraggiare politici e leader nel realizzare sistemi sanitari che rispetti il legame sacro tra genitori e figli, ancor più nei momenti di maggiore fragilità.

Ad aprire i lavori è l’avvocato Simone Pillon, presidente dell’associazione Tommaso Moro «In Gran Bretagna è in corso uno scontro molto duro, per la legge sul suicidio assistito, ma anche in Italia è in corso in questi giorni in Parlamento un dibattito sullo stesso tema. Sembra che i paesi occidentali abbiano deciso di ridurre la spesa sanitaria semplicemente eliminando, togliendo di mezzo le persone che non ce la fanno, le persone più deboli e più fragili. Noi vogliamo dare invece un segnale completamente diverso, vogliamo dire che la vita è la vita sempre, la vita va difesa sempre in ogni situazione, in ogni posizione, in ogni stato e che non è giusto, davanti a Dio e davanti agli uomini indurre o spingere le persone più deboli e più fragili al suicidio, non è giusto farle sentire un peso per la società, non è giusto risparmiare sulla spesa pubblica sulla pelle di queste persone».

Un lavoro culturale dunque, la cui importanza è stata sottolineata anche nel messaggio inviato dal opresidente della Camera: «Ogni esistenza è preziosa e meritevole di protezione. Il coraggio con cui molte famiglie assistono, tutti i giorni, i propri figli, rappresenta una fonte di ispirazione e un faro di speranza per coloro che più necessitano di aiuto – ha scritto Lorenzo Fontana che ha rimarcato la necessità «rafforzare ulteriormente l’impegno per rimuovere pregiudizi e trasmettere un’immagine della malatti e della disabilità prima di qualsiasi connotazione negativa. Si tratta di un presupposto essenziale per costruire una socirà che non lasci indietro nessuno e nel quale sia garantita a ogni individuo l’effettiva tutela del diritto alla vita e alla salute» (Fonte foto: Youtube)

FONTE : IL TIMONE

 

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