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Siero anti-Covid, Neoplasie e Pericoli Sconosciuti. L’Allarme e l’Accusa della prof.ssa Gismondo

dc news marco tosatti stilum curiae Apr 13, 2024

Cari amici della Brigata, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da DC News, ripubblicato dal dottor Marco Tosatti che ringraziamo per la cortesia.

di Marco Tosatti

La professoressa Gismondo lancia l’allarme sulle conseguenze del siero: le generazioni future potranno avere problemi a livello genetico.

“I vaccini a mRna sono stati prodotti in gran fretta, senza una valida e ampia sperimentazione. La spiegazione fornita, cioè che il tempo era stato sostituito dal numero di pazienti trattati, non è assolutamente accettabile perché alcuni effetti hanno bisogno di tempo per manifestarsi. Non si può simulare un effetto collaterale dopo 48 ore, con quello che potrebbe presentarsi dopo uno o due anni. La Fda parla di più di 30 anni, come arco di tempo per gli eventi avversi possibili”. La preoccupazione maggiore per l’esperta è per le future generazioni, con giovani che ancora oggi finiscono su una carrozzina o che continuano ad avere tremori dovuti a infiammazioni diffuse e non riescono a lavorare. “Ma non dimentichiamoci dell’enorme numero di ragazzi con dolori articolari, donne con irregolarità di ciclo mestruale, persone che hanno disturbi comparsi dopo la prima, seconda o terza dose. Manca una catalogazione degli eventi avversi, da quelli più lievi ai più gravi, perciò passano inosservati”. Per non parlare del boom di tumori e decessi:

“Questa è un’altra cosa da indagare con la massima urgenza. Non è possibile che in Italia ci siano 400.000 nuovi casi di neoplasie, con un esito funesto rapidissimo”.

Poi l’accusa di Maria Rita Gismondo all’Aifa: “L’Agenzia italiana del farmaco ha fallito. Per tanti motivi, per come ha raccolto gli effetti collaterali, per le rassicurazioni ideologiche che ha fornito e poi smontato. Non dimentichiamo che quando si parlava di miocarditi e pericarditi in giovani maschi, l’Aifa rassicurava che l’incidenza di queste patologie era minore nei vaccinati, salvo poi modificare tutto precipitosamente con la correzione del bugiardino della Pfizer che li include tra gli eventi avversi gravi”. Tutto questo ha portato a una perdita di fiducia da parte delle persone nei confronti delle autorità. “Provvedimenti sanitari sbagliati, magistratura che non indaga, Vaxzevria di AstraZeneca che ha fatto danni ma non hanno avuto il coraggio di ritirarlo, i dati sulla sicurezza dei vaccini coperti dal segreto militare. L’elenco è davvero lungo, beffe incluse: non riescono a ritrovare i messaggi tra Ursula von der Leyen e il Ceo di Pfizer, ma chi vogliono prendere in giro?

La vaccinazione è stato un mezzo non di salute, bensì di ricatto. Guardiamo i giovani: non credono più nella prevenzione, anche quelli che sostenevano di aver aderito alla campagna vaccinale “per salvare vite”, poi hanno dichiarato di averlo fatto perché ricattati in quanto non avrebbero potuto avere libertà, vita sociale, praticare sport. Una falsità, il vaccino non protegge dal contagio. Il risultato, di quel grande bluff, è che i ragazzi nel 70% dei casi non danno più importanza a stili di vita che promuovono la salute e riducono patologie, mortalità”.

La conclusione di Maria Rita Gismondo è amarissima: “È un danno terribile per coloro che rappresentano il nostro futuro”. E le nuove pandemie? “Sul sito dell’Oms è tutta un’allerta, quando si sa che il panico attraverso la comunicazione risulta inutile e dannoso. Che si abbiano degli osservatori, è utile ed essenziale, dovevano esistere già prima della pandemia, ma questo non significa tradurre il messaggio in un mantenimento continuo del livello di paura nella popolazione. Non sono complottista, però come c’è stata negli anni di piombo la strategia del terrore, credo che un uomo spaventato sia più manovrabile. Per cosa, non lo so, ma serve”. Le generazioni future avranno problemi a livello genetico? “È una mia grande preoccupazione. Il Dna e l’Rna sono ancora molto sconosciuti. Fino a quando non sarà esclusa, è un’ipotesi da appurare scientificamente”.

FONTE : Stilum Curiae

 

 

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