Solo riunendo i pezzi del “puzzle” il disegno si fa chiaro
Apr 13, 2022di Francesco Lamendola
Trans-umanesimo e controllo mentale: il Nuovo Ordine Mondiale e l’instaurazione di un “Totalitarismo” senza precedenti e senza che le popolazioni “se ne rendano conto” .
Siamo profondamente persuasi che una delle ragioni per cui ci sta capitando quello che ci sta capitando, cioè la rapidissima instaurazione di un totalitarismo senza precedenti, avvenuta senza strappi né traumi, anzi col sostanziale consenso delle popolazioni e nella piena inconsapevolezza della stragrande maggioranza delle persone, è il divario enorme che si è creato silenziosamente, nel corso degli ultimi sessant’anni circa, fra il modo di vivere, di pensare, di sentire della gente comune, che, nelle linee essenziali e nelle motivazioni profonde, è rimasto simile a quello dei suoi genitori e dei suoi nonni, e il potenziale di controllo e manipolazione tecnologica, sanitaria, psichiatrica, chimica, biologica e genetica raggiunto dalla élite occulta (ma neanche tanto) dopo lunghi studi e reiterati esperimenti, che, al contrario, ha registrato un enorme balzo in avanti rispetto alle analoghe tecniche del passato. In altre parole, mentre noi siamo qui ancora a domandarci se tale élite occulta esiste, e se ha davvero messo a punto un piano preordinato per l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, e la maggioranza della gente si rifiuta di crederci e sorride di simili “teorie del complotto”, il che è come dire che siamo ancora all’età della pietra, loro, frattanto, sono talmente più avanti di noi da aver predisposto ogni cosa, fin nei minimi particolari, affinché il Nuovo Ordine Mondiale venga instaurato nella maniera più dolce possibile, vale a dire senza che le popolazioni se ne rendano conto e soprattutto senza che percepiscano che esso è stato pensato e realizzato contro di loro, per sfruttarle e sottometterle al di là di ogni immaginazione: non in base a una sorta di intima necessità della storia e di progresso della scienza e della tecnica, ma per una strategia concepita da menti immensamente malvagie, per le quali gli uomini “comuni” sono niente, meno che spazzatura, anzi un problema e un fastidio da risolvere, eliminandone alcuni miliardi in modo da poter controllare meglio la piccola percentuale destinata a sopravvivere come un branco di animali da allevamento. Il che è come dire che essi, rispetto a noi poveri trogloditi, sono già in piena era spaziale.
Questo è un grosso problema, non solo politico e sociale, ma prima ancora psicologico e spirituale. In pratica, la maggioranza di noi non riesce neppure a immaginare ciò che è già realtà, ciò che sta già accadendo sotto i nostri occhi: e lo prova la sostanziale indifferenza mostrata da tanti verso l’inaudita discriminazione operata dal governo ai danni della minoranza che, avendo fiutato l’inganno e il pericolo, per prima cosa ha rifiutato di sottoporsi alla pericolosa inoculazione spacciata per necessaria e indispensabile misura sanitaria, a beneficio della popolazione e specialmente dei più deboli. Un’altra prova è la rapidità incredibile, un paio di giorni appena e forse meno ancora, con cui una società che era stata abituata a credere nel pacifismo a oltranza e a odiare l’idea stessa della guerra, è divenuta favorevole alla più assurda, alla più criminale, alla più autolesionistica delle guerre che si potesse mai immaginare: quella degli Stati europei contro la Russia, ad esclusivo beneficio, specie nell’ordine economico e finanziario, degli Stati Uniti d’America, o per dir meglio di quel Deep State americano, coagulato attorno al vertice del Partito Democratico, che non arretrata dinanzi a nulla, neanche a una colossale mistificazione elettorale, come quella che ha portato alla Casa Bianca un crudele fantoccio come Joe Biden, pur di condurre a buon fine i propri piani egemonici e spazzar via gli ultimi residui, interni ed esterni, di libertà di pensiero e di economia reale, fondata sul lavoro e il risparmio e non sulla mera speculazione di borsa.
Queste cose possono apparire incredibili e difatti l’elemento su cui si regge il gigantesco inganno attuato dagli uomini del Nuovo Ordine Mondiale (chiamiamoli pure uomini, ma siamo convinti che al vertice della piramide ci sono forze non umane, e del resto i capi di livello più alto sono satanisti convinti e praticanti) è proprio la nostra debolezza e la nostra incapacità di credere una cosa tanto vasta e tanto mostruosa. Solo riunendo le sparse tessere del mosaico si comprende il disegno complessivo e ci si rende conto che una menzogna è stata pensata per sostenerne un’altra ancora più grossa: da quella sanitaria quella farmaceutica a quella politica a quella spirituale, o meglio anti-spirituale, la cui attuazione dovrebbe culminare nel tras-umanesimo. E, se per caso qualcuno non se ne fosse ancora accorto, il trans-umanesimo è già incominciato, qui, fra noi, sotto il nostro naso, e alcuni di noi sono di fatto già trans-umani o post-umani. Ma come convincere chi è vittima di una vera e propria dissonanza cognitiva; come far aprire gli occhi chi è fermamente deciso a permanere nell’ipnosi? Del resto, le tecniche psichiatriche, chimiche e di controllo a distanza, anche basate sulle nanotecnologie da introdurre nel corpo umano, sono così avanzate, che senza dubbio molte persone non possono più uscire dall’ipnosi e dal condizionamento, né lo potrebbero, anche se lo volessero. E non lo vogliono.
Ci rivolgiamo perciò a quanti non sono ancora ridotti a un tale stato di abbrutimento; e in particolare a quanti hanno compreso che il male si annida nella televisione, nella stampa e in gran parte dei social, sicché hanno staccato la spina e si sono de-condizionati, per cui sono in grado di capire quel che stiamo dicendo senza scuotere subito la testa e giudicarci dei pazzi in preda al delirio e alle farneticazioni.
Per suggerire le grandi linee e mostrare da vicino alcuni dettagli del grande complotto mondiale di cui siamo vittime – perché i complottisti, è strano doverlo ricordare, sono quelli che i complotti li fanno e non quelli che li denunciano – ci sia consentito citare alcuni passaggi di uno dei primi libri di David Icke, da noi già utilizzato altre volte, Il segreto più nascosto (titolo originale: The biggest secret: the Book That Will Cange the World, Bridge of Love Publications, 1999; traduzione di Ilaria Piccioli, Macro Edizioni, 2001):
Una famiglia discendente dagli Ariano-rettili dell’Impero Khazar, tra le montagne del Caucaso, è quella dei Rotschild. I suoi più autorevoli membri sono rettiliani purosangue, che hanno consapevolmente assunto sembianze umane. Non si può parlare della manipolazione finanziaria senza soffermarsi sulla banda dei Rotschild. Costoro si sono cambiati nome da Bauer a Rotschild e, partendo dalla loro sede originaria, la Francoforte del XVIII secolo, si sono espansi in tutto il mondo, assumendo il controllo della manipolazione globale fino al giorno d’oggi. (…) La dinastia dei banchieri Rotschild ebbe origine da Mayer Amschel Bauer. Le famiglie rettiliane si cambiano spesso nome per nascondere le loro vere origini e usano e creano titoli nobiliari per riuscire meglio nei loro intenti. Bauer scelse il cognome Rotschild che derivava dalle parole tedesche “rotes Schild”, lo scudo rosso appeso alla porta di casa sua, a Francoforte. Sin dall’antichità il rosso è sempre stato il colore simbolo della rivoluzione, e ciò spiega perché i rivoluzionari russi fossero chiamarti “i rossi”. Sullo scudo era raffigurato un esagerammo, la stella di David o sigillo di Salomone, lo stesso simbolo che oggi appare sulla bandiera israeliana. La gente crede che si tratti di un simbolo ebraico a causa del suo nome e del suo uso, ma non è assolutamente così. Una di queste stelle è stata ritrovata sul pavimento di una moschea musulmana risalente a 1.200 anni fa, che sorgeva in corrispondenza dell’attuale Tel Aviv. L’autore ebreo O. J. Graham dice nel suo libro ”The Six Pointed Star”: «La stella a sei punte trae origine dai rituali pagani egizi in onore della dea Ashteroth e di Moloch… poi passò attraverso le arti magiche, la stregoneria (…) attraverso la Cabala di Isaac Luria, un cabalista del XVI secolo, fino ad arrivare a Mayer Amschel Bauer, che si cambiò nome adottando quello di questo simbolo, e poi al Knesset (Parlamento) del nuovo Stato d’Israele, ala bandiera israeliana e all’organizzazione medica israeliana che corrisponde alla Croce Rossa.» Quindi lo stesso nome Rotschild deriva da un antico simbolo esoterico legato all’Egitto quale fu Moloch (Nimrod), il “dio” del sacrificio. L’esagramma viene usato solo dai vertici ebrei come simbolo dell’ascesa dei Rotschild e non ha assolutamente nulla a che vedere con “re David”, come ben sanno i capi ebrei. Appare sulla bandiera d’Israele perché Israele non è la terra degli ebrei ma quella dei Rotschild e di quelli che li controllano dai gradi più elevati della Confraternita. Sono loro che hanno creato Israele e che la controllano. (pp. 253-254)
Voi direte: rettiliani? Mutanti? Essersi mostruosi capaci di assumere la forma umana per ingannare la nostra specie? Ma stiamo scherzando, o David Icke parla sul serio? Ebbene sì, lui parla sul serio: ma voi siete liberissimi di non crederci, e, detto in confidenza, anche noi ci crediamo solo a metà e a titolo d’ipotesi. Abbiate però la pazienza di considerare tutto il discorso di David Icke; non fermatevi a questo aspetto. Ci sono molte cose vere o verosimili in ciò che dice, cose che dovrebbero quanto meno far riflettere.
Vogliamo parlare delle due guerre mondiali che hanno reso tragico il XX secolo? Così come ce le hanno spiegate a scuola, e come continua a spiegarle la maggior parte degli storici di professione, sono qualcosa d’incomprensibile; piene, del resto, l’una e l’altra, di stranissime coincidenze, di eventi altamente improbabili che si verificano nello stesso tempo, come se fossero stati sincronizzati in anticipo. È un caso, per dirne una, che negli stessi giorni in cui forze tenebrose, massoniche e ”illuminate”, spingevano l’Europa verso il baratro, nel luglio del 1914, due uomini che erano fermamente contrari ad essa e che avrebbero potuto opporvisi, il socialista francese Jaurès e l’amico dei Romanov, Rasputin, abbiano subito quasi contemporaneamente degli attentati, nei quali il primo è rimasto ucciso e il secondo, sfuggito alla morte per un pelo, è rimasto fra la vita e la morte proprio nei giorni in cui la Russia era in bilico fra pace e guerra?
La Confraternita [nel 1914] voleva una guerra globale che fungesse da problema-reazione-soluzione su scala totale e distruggesse lo status quo, consentendole quindi di ricostruire il mondo postbellico secondo i suoi schemi. E vi riuscì in maniera brillante. Il governo britannico e quello americano dell’immediato dopoguerra erano controllati dai vertici della Tavola Rotonda. In Gran Bretagna si trattava di persone come Alfred Milner (Comm 300) e Lord Balfour, mentre in America vi figurava il Coonnello House (Comm 300), che dettò le linee politiche del governo del presidente Woodrow Wilson. In Germania, il capo ufficiale del paese era il Kaiser Guglielmo II, parente della famiglia reale britannica/tedesca che di lì a poco si sarebbe chiamata Windsor. A “badare” al Kaiser c’era il frammassone di punta Otto von Bismarck, ideatore dell’Impero tedesco, e altri frammassoni e famiglie della Confraternita. Il Cancelliere di Guglielmo era Bethmann-Hollweg, membro della famiglia di banchieri Bethmann di Francoforte e cugino dei Rotschild. Il banchiere personale di Guglielmo era Max Warburg, fratello di Paul e Felix, due manipolatori che avevano contribuito a far nascere la Riserva Federale statunitense. Nel frattempo, i Rotschild avevano comprato l’agenzia di stampa tedesca Wolff, per controllare il flussi di informazioni destinato al popolo tedesco e al resto del mondo. Uno dei dirigenti più importanti del Wolff era… Max Warburg. In seguito i Rotschild avrebbero acquistato una quota dell’agenzia di stampa Havas in Francia e della Reuters a Londra (le agenzie di stampa forniscono notizie a tutti i mezzi di comunicazione). (id., pp. 277-278)
Oggi si parla di trans-umanesimo come di qualcosa che si vuol realizzare; ma di fatto è già stato realizzato. Le popolazioni che accettano di buon grado uno spietato totalitarismo sanitario e che si fanno trascinare fin sull’orlo di una terza guerra mondiale, sfidando con incoscienza una superpotenza nucleare come la Russia, ne sono la prova evidente. La gente che si lascia inoculare in vena un siero sperimentale i cui benefici sono tutti da verificare, mentre le reazioni avverse sono numerose e documentate, e che ascoltano l’appello ad essere “responsabili” firmando (alla lettera) una cambiale in bianco sulla propria salute e sulla salute dei propri figli piccoli, è di fatto già trans-umana: cioè non pensa più, non agisce più come fanno i normali esseri umani, dotati di ragione e volontà proprie. E tutto questo era stato previsto, calcolato e perfino annunciato, non un paio d’anni fa; non una ventina d’anni fa; ma sessanta anni fa, da personaggi come Aldous Huxley, spacciato a suo tempo per filosofo, parapsicologo, mistico e Dio sa che altro, mentre era il Klaus Schwab degli anni dei figli dei fiori:
Dietro la cultura della droga e il movimento “hippie” degli anni Sessanta del XX secolo c’era proprio il Tavistock e fu sempre questa organizzazione che controllò i sostenitori della filosofia «sintonizzati e abbandona tutto il resto». Quest’ultima fu sostenuta dall’operazione della Confraternita-CIA che diffuse la droga LSD. Queste organizzazioni sono alla costante ricerca di tecniche più efficaci per imprigionare il genere umano in una condizione di completa soggezione. Nel 1961, Aldous Huxley, agente dei Tavistock, nonché guru della “rivoluzione” degli anni che seguirono, ha rivelato questi piani durante una conferenza alla Scuola Medica californiana di San Francisco. Ecco quello che ha detto: «La prossima generazione, o quasi, conoscerò un metodo farmacologico in grado di far amare alle persone la loro condizione di soggezione e di produrre dittature, per così dire, senza strappi. Produrre una sorta di campo di concentramento indolore per intere società, in modo che la gente sarà privata delle proprie libertà, ma sarà felice di ciò, perché sarà dissuasa da ogni desiderio di ribellarsi – attraverso la propaganda, o il lavaggio del cervello indotto da metodi farmacologici. E questa sembra essere la rivoluzione finale». (id., pp. 393)
Abbiamo accennato al controllo mentale e a come molte persone siano già nella condizione di subirlo senza neppure rendersene conto. Ciò è già un dato di fatto, in alcuni casi documentabile e suscettibile di spiegare molti fatti altrimenti inspiegabili, ad esempio improvvise “conversioni” ideologiche di personaggi in vista, o strani “suicidi” di personaggi potenzialmente o concretamente scomodi per il potere. Forse molti non lo sanno, perché i mass-media asserviti ci raccontano quello che vogliono, ma negli ultimi due anni c’è stata una vera e propria moria di medici e scienziati contrari alla narrazione ufficiale della pandemia da Covid: incidenti, suicidi, sparizioni; solo negli Stati Uniti se ne contano a decine e centinaia. In Italia, resta inquietante e ammonitore il caso del dottor De Donno, sul quale infatti, sin dal giorno dopo, giornali e televisioni hanno completamente spento i riflettori.
Vi faccio un esempio di controllo mentale in una situazione molto simile a quella dei Parigini [l’incidente mortale che coinvolse l’ex principessa Diana d’Inghilterra e Dodi Al Fayed]. David Sands era uno scienziato molto abile che lavorava in un’area molto delicata del settore difesa, ma all’età di 37 anni stava pensando abbandonare quel lavoro e di cambiare vita. Era felicemente sposato e aveva due bambini piccoli, un maschio di sei anni e una bimba di tre. Sands e sua moglie erano appena tornati da una piacevole vacanza a Venezia quando lui morì in circostanze misteriose. Anche se non sono poi così misteriose, una volta che si comincia a capire come funziona il controllo mentale. Egli lavorava per la EASAMS, che, a sua volta, riceveva incarichi da parte del ministero della Difesa. Sembra che mentre Sands e sua moglie erano a Venezia, la società fu visitata da membri della sezione speciale di polizia britannica, lo “Special Branch”. Poi, sabato 28 marzo 1987, David Sands disse alla moglie che usciva a far benzina, ma sei ore dopo non era ancora tornato. Nessuno aveva idea di dove fosse, ma io credo di saperlo. Sua moglie Anna avvertì la polizia e il capo della polizia John Hiscock era a casa sua quando Sands ritornò alle 22.20. All’ovvia domanda: «Dove sei stato?» rispose che era andato a fare un giro in macchina per schiarirsi le idee. Sua moglie disse che non era da lui allontanarsi così a lungo da casa ed ebbe la sensazione che lui non si rendesse conto di quanto tempo era stato via. Sembrava confuso, ma felice, aggiunse. Due giorni dopo, lunedì 30 marzo, egli salì sulla sua “Austin Maestro” tenuta eccezionalmente bene e cominciò il suo solito viaggio da casa, in Itchens Abbas, vicino a Winchester, fino alla EASAMS a Camberley, nel Surrey. Sua moglie disse che non notò nulla di strano nel suo comportamento e che le condizioni della strada erano buone. Ma erano passati circa 30 minuti da quando si era messo in viaggio, quando mentre percorreva la A33 all’altezza di Pompham, vicino a Basingstoke, fece improvvisamente un’inversione a U e si diresse ad alta velocità in direzione opposta rispetto alla sua destinazione. Svoltando in una strada dal fondo viscido ad una velocità di circa 80 miglia all’ora, Sands andò a sbattere con l’auto nell’edificio un tempo occupato da un caffè e rimase ucciso nell’esplosione che seguì. Non c’’era alcun segno di sbandamento sulla strada. Non aveva neanche cercato di frenare. È evidente quindi che durante quelle ore in cui si era allontanato da casa la sua mente era stata programmata e per attivare quel programma bastava una parola, un segnale, un suono o un’azione che fungessero da innesco. (id., pp. 534-535).
Questo è uno dei tanti casi menzionati da David Icke; ma casi del genere sono frequentissimi in tutto il mondo, solo che i mass-media non ne parlano o li presentano come fatalità. Eppure anche in Italia ce ne sono state di morti strane, fra personaggi coinvolti in scandali finanziari e politici! E quale delitto più perfetto di questo: fare in modo che l’interessato si tolga la vita con le sue stesse mani, manipolando la sua mente e impartendogli l’ordine di uccidersi? Tecniche del genere sono state sperimentate da decenni da parte dei servizi segreti americani e britannici; un esempio per tutti è quello del Progetto Monarch, noto anche come MKULTRA, condotto negli Stati Uniti senza che l’opinione pubblica ne fosse minimamente informata e, in buona sostanza, anche all’insaputa del Congresso e del governo.
Sì, lo sappiamo: volete ancora obiettare che David Icke non è un personaggio del tutto credibile e trasparente, che ci sono delle cose che non vi tornano nei suoi libri e nei suoi atteggiamenti; che sa e dice molte cose, forse troppe, senza che ne debba mai pagare le conseguenze, mentre per aver detto molto meno di lui, il comune cittadino sarebbe subito trascinato in tribunale e probabilmente condannato a grosse pene pecuniarie, se non peggio; insomma che non ve ne fidate e che sospettare possa essere un agente dei servizi segreti, o comunque che possa essere legato ai servizi segreti, al preciso scopo di fare disinformazione, mescolando notizie vere e false per confondere le idee al pubblico e rendere inverosimili delle teorie cospirative che, di per se stesse, avrebbero molti elementi di credibilità. Non pensiate che certi sospetti non siano venuti anche a noi e che certi dubbi non ci abbiano mai sfiorato la mente. Il punto, però, non è questo: anche al di là delle sue intenzioni soggettive, l’importante è ciò che egli dice e non la sua persona. Perciò smettiamo di guardare il dito e torniamo a guardare la luna. Ci può essere del vero nelle cose che sostiene David Icke e che sostengono anche altri, e sospettano altri ancora, in numero ancor più grande? Se anche in quelle tesi ci fosse solo un 10% di verità – ed è una stima calcolata in modo molto, ma molto prudenziale – a noi sembra che sarebbe ragionevole approfondire le questioni, cercare di verificarle e non cullarsi nella comoda formula del no, non può essere vero.
Foto dall’archivio de “Il Corriere delle Regioni”
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