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Sondaggio vaccini COVID ai bambini: Meno della metà dei genitori vaccinerebbe i bambini

Dec 14, 2021

Il mese scorso l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha approvato l’uso del vaccino Pfizer-BioNTech a dose ridotta per la fascia di età 5-11 anni. In Italia sarà possibile vaccinare i propri figli dal 16 dicembre.

L’Europa inizia a vaccinare i più piccoli, ma gli Stati stanno attuando strategie diverse per quella che viene definita dai media generalisti una “prova importante”: convincere i genitori.

La Spagna è tra i Paesi dove la campagna vaccinale è più avanti; il 90% delle persone di età pari o superiore a 12 anni è completamente vaccinata. La somministrazione al di sotto dei 12 anni partirà come in Italia questo giovedì. 

In Francia e in Germania per il momento solo i bambini più vulnerabili verranno vaccinati, al contrario della Danimarca che ha iniziato a somministrare le dosi ai più piccoli ancor prima che arrivassero le fiale e le siringhe appositamente progettate. Il Belgio potrebbe non iniziare la somministrazione fino all’anno prossimo.

Ma è davvero da prendere come un gioco la somministrazione di questo vaccino ai più piccoli? In Italia sembrerebbe questo l’approccio. Molte regioni si stanno già organizzando per inviare clown e giocolieri nelle cliniche per rendere la somministrazione più “divertente”.

In un video che sponsorizza la campagna vaccinale del 16 dicembre, Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio ha dichiarato: “La vaccinazione deve essere un gioco, un momento gioioso in cui i bambini possano sentirsi a proprio agio”. 

La comunità scientifica afferma comunque che l’ostacolo più grosso sarà conquistare e convincere i genitori.

Secondo un sondaggio del programma televisivo di attualità olandese Een Vandaag, nei Paesi Bassi, il 42% di 1.800 genitori con bambini tra i 5 e i 12 anni ha dichiarato che non vaccinerebbero i propri figli, il 12% si mantiene ancora in dubbio. Soltanto il 30% ha detto che avrebbe fatto somministrare il vaccino. Il resto del campione non ha risposto.

In Italia un sondaggio della società Noto Sondaggi, pubblicato il 5 dicembre, ha rilevato che solo il 40% dei genitori farebbe vaccinare i propri figli tra i 5-12 anni.

La mancanza di dati sugli effetti avversi sui bambini è stata indicata come il motivo principale dell’esitazione, mentre un terzo pensa che i più piccoli abbiano in generale meno probabilità di contrarre l’infezione in forma grave, il restante 9% invece è preoccupato per gli effetti collaterali a lungo termine.

Molti sono i genitori che nutrono preoccupazioni per le recenti segnalazioni di infiammazione cardiaca, che a detta della comunità scientifica, sarebbe un raro effetto collaterale osservato soprattutto nei maschi.

È sicuramente un fatto curioso che per ormai quasi due anni i bambini siano stati dimenticati o addirittura abbandonati a scuole chiuse e didattica a distanza, mentre ora vengono rappresentati a reti unificate come principale veicolo di contagio. Senza un vero e proprio obbligo vaccinale, la popolazione di tutte le età si ritrova implicitamente forzata a farsi il vaccino per proseguire una vita relativamente “normale”

Cercando anche di fare leva sull’innocenza dei bambini con cartoni propagandistici che li vorrebbero spingere verso l’ago come la mascotte Capitan Vaccino utilizzata nella regione Liguria.

fonte: https://www.sabinopaciolla.com/sondaggio-vaccini-covid-ai-bambini-meno-della-meta-dei-genitori-vaccinerebbe-i-bambini/

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