TANTO VA LA GATTA AL LARDO CHE CI LASCIA LO ZAMPINO
Jul 27, 2023di Silvana De Mari
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino: ogni avvenimento nella realtà, è stato preceduto da una strutturazione ideologica, ogni ideologia, prima o poi, se fertilizzata e irrorata, arriva nel reale. La pedofilia, il sesso intergenerazionale è un fiore all’occhiello del “vietato vietare”. Il genocidio non sarebbe arrivato nei campi e nelle camere a gas se non fosse prima stato teorizzato nei salotti buoni, l’abuso su minore non avrebbe avuto la possibilità di diffondersi con una rete di pedopornografia enorme senza una teorizzazione ideologica.
L’avvocato Emanuele Fusi ha fatto uno studio particolarmente ricco sulla simpatia della sinistra del vietato vietare con la pedofilia e l’abuso su minore, ampollosamente ribattezzato libertà sessuale dei bambini. L’imperdibile libro si intitola “La sinistra degli orchi”. Ho visto “Sound of freedom”, è un film magnifico, basato sulla storia vera di Tim Ballard, agente della Homeland Security contro il traffico di minori, ed essere tratto da una storia vera lo rende ulteriormente potente. Il film è magnifico da un punto di vista cinematografico. Inchioda lo spettatore. Oltre alla regia e alla recitazione perfetti, c’è una fotografia particolarissima, apparentemente sciatta come i documentari fatti in maniera fortunosa, così da aumentare l’impressione di verosimiglianza. Costato 15 milioni di dollari, cioè pochissimo, sta guadagnando cifre notevoli, 40 milioni nel solo week-end di apertura, battendo “Indiana Jones”. Il film è stato girato nel 2018 dalla Fox, acquistata poi dalla Disney. La Disney decise di non far uscire il film, ritenendo che non avrebbe incassato nulla, mentre ha fatto uscire altri titoli che sono stati flop colossali. La Disney non fa più film per divertire la gente, ma fa film per indottrinare la gente secondo il volere delle élite, e non fa uscire i film che le élite non vogliono. Il produttore, Eduardo Verastegui, è riuscito con difficoltà a riacquistare i diritti del film, fortunatamente gli altri film della Disney sono stati un tale flop che valeva la pena ricuperare qualcosa rivendendogli Sound of freedom. Mentre il film guadagna e commuove la maggior parte dei critici semplicemente non ne parla. Solo Variety, Rolling Stone e RogerEbert.com hanno recensito il film dall’uscita del 4 luglio. New York Times, Los Angeles Times e Hollywood Reporter non hanno nominato il film.
Guardando "Sound of freedom" mi sono sentita commossa ed euforica, perché il bene esiste e in un mondo che sprofonda nell’ombra esistono coloro che combattono per salvare i bambini. Il dolore dei bambini abusati, come quello dei bambini uccisi, sommergerà il mondo nelle tenebre. Chiunque abusi di un bambino, chiunque lo uccida, chiunque renda la sua vita un inferno sta aggredendo l’umanità intera. Sarebbe molto meglio una macina al collo. Nel film, che tratta di una storia vera, e quindi di un unico episodio, gli utenti dell’abuso su minore sono tutti brutti sporchi e cattivi, trafficanti di droga e consociati. Mancano quelli belli carini affascinati simpatici, registi ed attori di Hollywood per esempio. L’attore Mark Wahlberg ha dichiarato che Hollywood è un’enorme rete di pedofilia, prostituzione infantile e traffico di esseri umani controllata da “pazzi malati”. Tutti si sono precipitati a spiegare che Wahlberg è un povero pazzerello che dice scempiaggini ma le sue accuse si sommano a quelle di altri attori, Corey Feldman, Elijah Wood, Ricky Schroder che hanno denunciato un sistema pedofilo di abuso sui bambini nel cuore di Hollywood. Secondo Schroder esiste un forte intreccio tra politica, spettacoli e finanza. Secondo Schroder, l’intera matrice di controllo, che si tratti di politica, spettacolo o finanza, funziona su un sistema di ricatto, ed è per questo che non vediamo mai alcuna responsabilità. Persino coloro che indagano sono ricattati. E poi c’è Jeffrey Epstein, amico dei Clinton, che si è suicidato mentre era in una cella antisuicidio nel Metropolitan Correctional Center di New York. In Europa abbiamo avuto un altro stinco di gentiluomo Dutroux che tra il 1985 e il 1996, ha rapito e torturato sei ragazze dagli 8 ai 19 anni, con gravissimo abusi sessuali. Sabine Dardenne e Laetitia Delhez, di 12 e 14 anni, riuscirono a sopravvivere alle sevizie; An Marchal e Eefje Lambrecks, di 17 e 19 anni, vennero uccise, mentre Julie Lejeune e Melissa Russo, entrambe di 8 anni, furono lasciate morire di stenti. Furono trovati nel covo innumerevoli reperti organici verosimilmente di altri uomini che non furono esaminati con la prova del DNA perché sarebbe stato “troppo caro”, ed è indubbio che Dutroux avesse protezioni dall’alto, una grossa rete di protezioni, molto simile a quelle di Epstein.
Guardando il film mi sono sentita anche estremamente fiera. Faccio parte della squadra dei difensori. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino.
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